Quando lo scontro sul vaccino si fece violento, il regime decretò la vaccinazione obbligatoria e segretamente creò un vaccino apposito per i No-Vax, con tutti quegli ingredienti dei quali loro già sospettavano l’esistenza. I No-Vax erano ritenuti un pericolo per la salute pubblica e venivano concentrati e rinchiusi in grandi lager e dove rischiavano continuamente l’iniezione forzata. Il vaccino conteneva un microchip a base DNA, che una volta iniettato, si moltiplicava e si diffondeva in tutto il corpo della malcapitata vittima. Il microchip era controllabile con la normale rete telefonica mobile. Il regime voleva sorvegliare ogni movimento dei suoi avversari. All’interno del vaccino c’erano anche sequenze DNA di vari tipi di virus per mettere fuori combattimento i nemici. Pochi sopravvissero più di qualche anno a quel vaccino.