20 Settembre 2023
Imagine the year 2155*
Il saggio disse: "Se vuoi governare cinque anni, dai da mangiare al popolo, ma se vuoi governare cento anni, investi tutte le tue risorse nell'educazione dei figli."
Lezioni di volo 2155*
Partiamo per un viaggio dove immaginazione e realtà sono indistinguibili.
*Ho scelto questa data perché i miei bisnipoti potranno essere ancora in vita e dedico a loro il mio sogno per il prossimo secolo. Sperando di vivere fino a cento anni, sarà passato esattamente il doppio del mio tempo, ovvero 200 anni.
Ricordate "Imagine" la canzone di John Lennon e Yoko Ono? Il loro sogno si è realizzato. Ce l'abbiamo fatta, siamo arrivati sani e salvi nell'anno duemilacentocinquantacinque*. Non era un cammino facile, anzi, all'inizio degli anni duemila sembrava impossibile. Fortunatamente, l'intelligenza ha permesso la sopravvivenza della razza umana. Intelligenza vuol dire educare e conoscere. Impariamo a condividere il valore primario della vita, la responsabilità sociale. All'inizio del nuovo millennio il più grave problema dell'umanità erano gli squilibri demografici e economici. Il mondo era oramai irreversibilmente avviato verso la globalizzazione, ma fortissimi contrasti lo stavano per dilaniare. La sovrappopolazione di certe zone del mondo era un grave problema e le persone si uccidevano per l'accesso alle scarse risorse. In un mondo globalizzato anche le crisi lo sono e se c'è miseria e violenza da una parte, allora c'è dappertutto. Un buon governo che crea un sistema di sicurezza sociale, automaticamente premia uno stile di vita con pochi figli. Loro non sono più la tua unica assicurazione sulla vecchiaia se puoi contare sulla pensione. La società investirà molto nell'educazione dei pochi figli, visto che saranno comunque loro a portare avanti il sistema e a sostenere i vecchi. Questo messaggio è arrivato anche nelle più periferiche boscaglie e bidonville del pianeta. L'educazione fa miracoli ed ecco che nel 2155 tutti gli abitanti della terra hanno aderito a un programma per ritornare a 3 miliardi di abitanti, ovvero quanti eravamo duecento anni prima, quando nacqui io. Con questo progetto l'umanità trova un equilibrio pacifico, che tutela il pianeta e le risorse per i prossimi millenni. Se abbiamo tutti gli spazi e i mezzi per vivere comodamente, non serve più farsi la guerra. La lotta di sopravvivenza della specie si è spostata su un nuovo livello, non più crescita numerica, dove vince il più cattivo, ma crescita dell'intelligenza, dove vince il sistema, ovvero tutti noi esseri viventi sulla terra. Il secondo fattore che ha permesso all'umanità di arrivare fino al 2155, è il progresso tecnologico, che a sua volta è frutto della migliore intelligenza. Siamo tutti affamati di energia, ma una minima parte di quella che la terra riceve ogni giorno dal sole, basta per produrre elettricità in abbondanza. Con l'energia si porta l'acqua e perciò la vita, in qualsiasi luogo e si può robotizzare le attività per le quali una volta gli uomini dovevano faticare.
Come nel sogno di Lennon, si è formata una società globale senza frontiere che riesce a comunicare idee e progetti istantaneamente in ogni angolo della terra. Qui nel vecchio mondo, il ritmo di vita non è cambiato poi così tanto. Sì, la popolazione è più colorata, ma la vita delle persone trascorre secondo i ritmi umani, come una volta nel passato. Le città e i paesaggi sono più belli che mai, grazie a piccoli eserciti di robot che curano ogni angolo della terra. Gli uomini si godono la vita e dedicano molto tempo ad attività creative e sociali.
Siamo tutti diventati artisti.